L’amaranto è un falso cereale, ovvero una pianta erbacea la cui struttura è però molto simile ai legumi.
Si tratta di un alimento particolarmente ricco di proteine, è costituito da chicchi rotondi e minuscoli, mentre la sua colorazione è crema/beige chiaro.
Questi ultimi non sono altro che i semi contenuti all’interno dei fiori del vegetale, che hanno il tipico colore amaranto, utilizzato anche come tintura per tessuti o come colorante alimentare.
Le sue origini sono davvero molto antiche, tanto da essere consumato addirittura dagli Aztechi, i quali erano soliti definirlo cibo degli dei.
Visto il suo prezzo accessibile e la sua facile cottura, si sta diffondendo sempre più, ma come si fa a scegliere la versione più consona ai propri bisogni?
Vediamolo insieme con l’aiuto di questa pratica guida.
Buon sapore; facile e veloce da preparare; le istruzioni presenti sulla confezione sono in lingua italiana.
Alcuni clienti hanno segnalato la presenza di sabbia nella confezione.
Qualità eccellente; prodotto adatto a vegetariani, vegani e celiaci; farina priva di imperfezioni.
Prezzo elevato; grana piuttosto spessa.
La confezione richiudibile preserva l’aroma dell’amaranto e ne garantisce la durata di conservazione; basso contenuto di grassi; eccellente fonte di proteine; ottimo aspetto estetico.
La confezione è sprovvista di istruzioni in lingua italiana.
Al fine di evitare errori grossolani, quando arriva il momento di scegliere il miglior amaranto, conviene tenere a mente i seguenti tre criteri.
Una versione di amaranto proveniente dall’agricoltura biologica permetterà un pieno apprezzamento, poiché sarà privo di diserbanti e pesticidi nemici non solo del gusto, ma anche del benessere dell’organismo umano.
Parlando di packaging, si consiglia di valutare non solo il quantitativo presente al suo interno, ma anche il materiale e il tipo di chiusura, poiché aiutano a mantenere intatte le sue proprietà organolettiche.
Con lo scopo di andare incontro alle esigenze dei consumatori, le varie aziende produttrici mettono loro a disposizione amaranti precotti oppure crudi.
I primi devono solo essere rimossi dall’involucro, mentre i secondi devono essere sottoposti a cottura.
Vediamo insieme la classifica completa e le recensioni dei miglior amaranto che abbiamo testato.
Sacchetto contenente mezzo chilo di amaranto biologico prodotto dall’azienda italiana La Finestra sul Cielo.
Chicchi di amaranto biologici ricchi di micronutrienti, proteine e fibre, perfette per tenere bassi i livelli di colesterolo cattivo nel sangue e ridurre le infiammazioni.
Adatto per preparare zuppe, minestre, dolci, piatti freddi e tutto ciò che suggerisce la propria fantasia del momento.
Tenere il prodotto lontano da fonti di luce, calore e umidità.
Sigillare la confezione dopo ogni utilizzo.
Sacchetto da un chilo di farina di amaranto prodotta dall’azienda piemontese Bongiovanni.
Farina ottenuta dall’amaranto coltivato secondo i principi dell’agricoltura biologica.
Il suddetto prodotto ben si presta per la preparazione di crepes, pancake, torte, pane e altri prodotti da forno privi di glutine.
Sacchetto riciclabile e provvisto di pratica zip in plastica richiudibile contenente mezzo chilo di amaranto privo di qualunque genere di additivo e del tutto naturale.
Il prodotto viene venduto dal marchio Alpi Nature.
Questa tipologia di amaranto è perfetta per tantissime cotture, ovvero scottato, arrostito, sottoposto a bollitura.
Per quanto riguarda gli usi, permetterà di preparare gustosi porridge, zuppe, stufati, contorni ed essere abbinato a dei cereali.
Modalità d’uso: mettere il prodotto a bagno per circa sette ore prima di cuocerlo.
La cottura ha una durata di circa mezz’ora tre parti d’acqua ogni parte di vegetale.
Sacco in plastica blu scuro contenente cinque chili di amaranto biologico e lavorato dall’azienda toscana Probios.
Questa confezione da cinque chili è particolarmente indicata alle persone che sono solite consumare abitualmente l’amaranto per preparare primi e secondi piatti, dolci e gustosi contorni.
Possono essere inoltre scoppiati come i pop corn per ottenere uno snack salutare da mangiare davanti alla televisione senza avvertire alcun senso di colpa.
La provenienza da coltura biologica assicura inoltre un gusto intenso e autentico.
Confezione in cartone riciclabile contenente mezzo chilo di amaranto biologico lavorato dall’azienda italiana Cibo Crudo, leader nel settore cereali e farine.
Semi di amaranto dal sapore assai gradevole, poiché molto simile a quello della nocciola.
Si consiglia di cuocerli, farli raffreddare e preparare delle gustose barrette energetiche home made da gustare ogni volta che si desidera consumare uno spuntino senza troppe calorie.
Il prodotto viene sottoposto a un trattamento non superiore ai 42 gradi, in modo da tutelare al massimo le proprietà organolettiche.
Conservare la confezione in un luogo buio e secco, poiché tende ad assorbire l’umidità.
Questa parte conclusiva della guida all’acquisto è pronta a fornire le risposte alle domande più frequenti sull’amaranto, così da ampliare il bagaglio di conoscenza dei consumatori.
L’amaranto, oltre ad avere un apporto calorico pari a cento calorie ogni cento grammi di prodotto, contiene le seguenti sostanze benefiche:
L’amaranto deve essere ben lavato prima della bollitura in acqua leggermente salata, la cui quantità deve essere pari al triplo del suo peso.
Le tempistiche di cottura corrispondono invece a trenta-quaranta minuti.
Una volta cotto, occorre lasciarlo riposare per una decina di minuti, avendo cura di non rimuovere il coperchio dal tegame e di non mescolarlo.
No e per tale motivo si rivela l’alimento perfetto per gli individui affetti da celiachia oppure da intolleranza al glutine.
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