Bresaola Online

Migliore Bresaola del 2023 – Guida all’Acquisto, Classifica e Recensioni

Bresaola online

La bresaola è un salume particolarmente apprezzato durante i mesi più caldi dell’anno, in quanto essendo fresca, priva di carboidrati e povera di grassi, consente di preparare un pasto veloce anche a chi sta seguendo un regime dietetico ipocalorico.

Non bisogna poi dimenticare che è naturalmente priva di lattosio e glutine e può dunque essere mangiata dalle persone intolleranti a tali sostanze. È di forma cilindrica, ha un colore rosso intenso ed è gustosa da servire sia da sola, sia accompagnata da numerosi alimenti, basti pensare ai formaggi, alle verdure oppure all’aceto balsamico.

Ma quali criteri bisogna prendere in considerazione per scegliere la migliore bresaola? In questa guida all’acquisto verranno non solo recensiti alcuni dei migliori marchi, ma anche forniti dei preziosi consigli che aiuteranno a conservarla ed apprezzarla al meglio.

Tabella comparativa

1° Classificato

bresaola salumi pasini

Bresaola Salumi Pasini

di Salumi Pasini
Pregi

Alimento adatto ai soggetti intolleranti al lattosio e al glutine; Sapore intenso ma molto fresco; Ottimo rapporto qualità/prezzo; Prodotto molto morbido e piacevole al palato.

Difetti

La salatura abbondante potrebbe coprire eccessivamente il gusto del salume; il tipico sapore di carne stagionata potrebbe risultare piuttosto forte al palato di molti consumatori.


2° Classificato

Bresaola IGP Punta d'anca

Bresaola IGP Punta d’anca

di Bresaole Pini
Pregi

Il prosciutto ha un gusto deciso, accentuato dal giusto bilanciamento tra la stagionatura e la parte grassa, sottile e saporita. Compreso nel pacchetto, inoltre, ci sono sia il coltello specifico per ottenere delle fettine non troppo spesse, sia il comodo porta prosciutto.

Difetti

Per questo prodotto non sono stati segnalati lati negativi.


3° Classificato

Bresaola Alto Adige Bernardi

Bresaola dell’Alto Adige

di Metzgerei Bernardi Karl
Pregi

Essendo totalmente priva di glutine, può essere consumata anche dai soggetti ad esso intolleranti; rappresenta un’ottima alternativa alla bresaola della Valtellina.

Difetti

Alcuni consumatori sostengono che il suddetto prodotto non raggiunge il medesimo livello di qualità della bresaola valtellinese.


Guida all’acquisto – Come scegliere la migliore Bresaola

La bresaola è un prodotto che non richiede una lunga stagionatura, poiché il periodo oscilla dai trenta ai sessanta giorni. Al fine di conferire un sapore più intenso alla carne, possono essere aggiunti zucchero, vino, sale, pepe macinato, spezie e aromi naturali.

Per quanto riguarda invece i conservanti (sono indispensabili per preservare a lungo le sue proprietà organolettiche), possono essere il nitrato di potassio e sodio, l’ascorbato di sodio e l’acido ascorbico.

A seguito questa premessa, prima di procedere all’acquisto, si raccomanda di valutare con attenzione i seguenti criteri:

Tempi di stagionatura e tipologia di allevamento

Sebbene i tempi di stagionatura della bresaola siano decisamente più brevi rispetto a quelli di altri salumi, essa deve essere lenta.

Più lungo è tale periodo, più la carne assumerà un gusto persistente e deciso. È altresì importante che i bovini adulti utilizzati per la sua produzione conducano uno stile di vita sano e ben lontano dagli allevamenti intensivi.

È da prediligere la carne dei capi di bestiame liberi di sgambare nei pascoli e di brucare l’erba, in quanto contiene poca acqua ed è più saporita e salutare;

Morbidezza e taglio della carne

Per godersi una buona bresaola, si consiglia di accertarsi circa la sua morbidezza.

Essendo pressoché priva d’acqua, tende infatti a seccarsi molto rapidamente e ad assumere una consistenza gommosa al palato.

Un aspetto altrettanto importante è il taglio della carne; la punta d’anca è quello più pregiato e costoso, seguito da magatello, fesa e sottofesa.

Si consiglia inoltre di preferire i prodotti insaccati nel budello naturale piuttosto che in quello artificiale;

Scarsa quantità di grasso e prezzo

Una bresaola di buona qualità, essendo l’insaccato magro per antonomasia, contiene una bassa percentuale di grasso.

Sia sulla fetta che sul trancio deve presentarsi sotto forma di sottile venatura, diversamente è meglio puntare su un altro prodotto.

Non bisogna inoltre dimenticare che il prezzo di una bresaola di tutto rispetto è piuttosto alto, in quanto frutto dell’accurata selezione della carne, delle rispettive tempistiche di lavorazione e dalla dotazione di eventuali marchi come DOP o IGP, che impongono ai produttori di attendersi a rigidi standard qualitativi.

Diffidare quindi delle offerte eccessivamente vantaggiose, a meno che non siano limitate nel tempo e volte a promuovere un determinato brand. Trovare una buona bresaola a prezzo conveniente è possibile, basta armarsi di pazienza e attenzione.

Le Migliore Bresaole – Classifica del 2023

Vediamo insieme la classifica completa e le recensioni delle migliore bresaole che abbiamo testato.

1° – Bresaola di Salumi Pasini

Bresaola prodotta dall’azienda lombarda Salumi Pasini, la quale utilizza solo la carne dei bovini nati, allevati e macellati in Italia.

Descrizione prodotto

Questa versione di bresaola si ricava da differenti masse muscolari bovine, tra cui sottofesa e fesa.

Dopo un’accurata selezione delle carni, esse vengono cosparse di aromi naturali, sale e pepe macinato per essere poi sottoposte a salagione secca. La durata della suddetta fase, in base alla stagione e all’altitudine, può variare dai dieci ai venti giorni.

Ma non è tutto: ogni quattro giorni la carne viene massaggiata per rimuovere gli eccessi della salamoia e per consentire una migliore penetrazione del sale. Al termine del processo vengono effettuati lavatura, insacco in budelli naturali e collocazione all’interno di apposite celle di asciugamento, dove avverrà il periodo di stagionatura di due-quattro mesi ad una temperatura tra i 12°C e i 18 °C.

Il prodotto è naturalmente privo di latticini, glutine e uova. Per quanto riguarda invece il sapore, si può dire che è quello tipico della carne stagionata, il quale può essere apprezzato al meglio se essa viene tagliata a fette sottili. Nota bene: questa bresaola non possiede il marchio IGP.

Principali vantaggi
  • Carne magra ed insaccata a regola d’arte;
  • Prezzo molto conveniente;
  • Decisamente più gustosa delle versioni Disponibili nei supermercati;
  • Contiene poco più di due grammi di grassi.
Principali svantaggi
  • La salatura abbondante potrebbe coprire eccessivamente il gusto del salume;
  • Il tipico sapore di carne stagionata potrebbe risultare piuttosto forte al palato di molti consumatori.

2° – Bresaola IGP Punta d’anca

Salume prodotto dal marchio valtellinese Bresaole Pini, nato nel 1982 come macelleria per poi evolversi in un’importante azienda del settore, tanto da ottenere il prestigioso marchio IGP.

Descrizione prodotto

Questa bresaola viene realizzata mediante l’uso della parte più pregiata del bovino, ossia la punta d’anca.

La carne viene accuratamente selezionata da un team di esperti specializzati, i quali hanno il compito di analizzare l’età del capo di bestiame, la pezzatura e la grassinatura.

Al termine di tale operazione, si procede con la salatura per 10-15 giorni, la pressatura e l’insaccamento all’interno di budelli naturali.

L’intero processo produttivo avviene esclusivamente in territorio valtellinese, il quale, grazie alle temperature mai troppo alte e al clima secco, permette una stagionatura perfetta. Quest’ultima ha una durata complessiva di 4-8 settimane.

Principali vantaggi
  • Carne decisamente deliziosa e magra;
  • Il marchio Bresaole Pini è garanzia di qualità indiscussa.
Principali svantaggi
  • Per questo prodotto non sono stati segnalati lati negativi.

3° – Bresaola dell’Alto Adige

Bresaola prodotta dalla macelleria Karl Bernardi, storica attività commerciale fondata a Brunico nel 1927. Grazie al suo costante impegno e al suo spiccato orientamento verso il cliente, è riuscita ad evolversi e a diventare famosa non solo in Trentino Alto-Adige, ma anche in tutto il territorio europeo.

La qualità dei suoi prodotti inizia dall’alimentazione, dal mantenimento e dalla macellazione dei capi di bestiame, i quali rappresentano da sempre l’elemento chiave di una buona carne.

Descrizione prodotto

La bresaola dell’Alto Adige è conosciuta dagli abitanti di questa regione come prosciutto crudo di manzo stagionato.

Essa si ottiene dal girello, il quale viene fatto riposare per quattro settimane in salamoia e fatto stagionare all’interno di cantine in pietra naturale con umidità e temperatura controllate.

Durante tale fase si verifica lo sviluppo di una muffa naturale detta Potritis, il cui scopo è quello di segnalare la giusta maturazione del salume. Al termine della stagionatura si procede con la rimozione del Potritis tramite spazzolatura in ambienti asciutti.

Principali vantaggi
  • Essendo totalmente priva di glutine, può essere consumata anche dai soggetti ad esso intolleranti;
  • Rappresenta un’ottima alternativa alla bresaola della Valtellina.
Principali svantaggi
  • Alcuni consumatori sostengono che il suddetto prodotto non raggiunge il medesimo livello di qualità della bresaola valtellinese.

4° – Bresaola della Valtellina IGP Salumi Pasini

Bresaola della Valtellina IGP (acronimo di Indicazione Geografica Protetta) prodotta dall’azienda Salumi Pasini, la quale utilizza solo carni provenienti dalla suddetta zona della Lombardia, più precisamente in provincia di Sondrio.

Descrizione prodotto

Il prodotto, come da tradizione, viene sottoposto a lenta stagionatura, durante la quale, con l’aggiunta di un mix di spezie, assume il suo tipico sapore rustico.

Al fine di attenersi scrupolosamente ai dettami delle normative IGP, gli operatori dell’azienda selezionano e rifilano con cura ogni taglio della carne, che vengono poi sottoposti a salatura e stagionatura in apposite celle con temperatura compresa tra i 12°C e i 18 °C.

Il periodo comprensivo di stagionatura e asciugamento ha una durata che può variare da uno a due mesi.

La bresaola della Valtellina IGP è priva di OGM (organismi geneticamente modificati), glutine, proteine del latte e lattosio.

Si consiglia di consumarla come secondo piatto, magari condita con dell’olio d’oliva di buona qualità oppure sotto forma di rotolini farciti con formaggio caprino, noci e pepe macinato.

Principali vantaggi
  • Gusto ben equilibrato;
  • Delicato connubio di carne e spezie;
  • Profumo inebriante.
Principali svantaggi
  • Per questo prodotto non sono stati segnalati svantaggi, in quanto tutti i consumatori sono rimasti soddisfatti.

Bresaola: risposte alle domande più comuni

In questa sezione verranno fornite le risposte alle domande più ricorrenti sulla bresaola, grazie alle quali sarà possibile conservarla e apprezzarla al meglio.

Da quale animale proviene la bresaola?

La bresaola si ottiene dalle masse muscolari della coscia del bovino adulto, in particolar modo la fesa/punta d’anca (la parte più pregiata), il magatello, la sottofesa e il sottosso.

Non tutti sanno però che in molti casi si ricava dalla carne dello zebù, un bovino originario dell’Asia e dell’Africa, il quale viene principalmente allevato in America Latina, in particolar modo in Brasile. Da qui partono le parti congelate per essere lavorate in Italia.

Quanto ferro contiene la bresaola?

La bresaola, essendo una carne magra, è particolarmente nota per il suo rapido assorbimento di ferro. Per questo motivo una fetta del suddetto salume ne contiene una percentuale molto alta, ovvero compresa tra i 5 mg e gli 8 mg. Essa è dunque un alimento da inserire nel regime alimentare di chi soffre di tale carenza.

Oltre a questo minerale, contiene molte altre sostanze benefiche per l’organismo come la vitamina B1, il fosforo e lo zinco.

Quanto dura la bresaola in frigo?

Se si acquista la bresaola affettata dal banco salumi, è necessario consumarla nell’arco delle 24 ore successive e di riporla all’interno di un contenitore ermetico insieme all’involucro di vendita per non farla indurire.

Se si parla invece di bresaola in trancio, è bene ricoprire la superficie di taglio con della pellicola trasparente per evitare l’ossidazione e di avvolgere l’intero salume in un canovaccio. La temperatura ideale del frigorifero deve essere compresa tra 0°C 4°C.

Per quanto riguarda invece i prodotti sottovuoto, si consiglia di consumarli entro la data di scadenza. Meglio evitare di congelarla, in quanto diventerebbe eccessivamente secca e per nulla gradevole da mangiare.

La bresaola si può mangiare in gravidanza?

La bresaola non è un salume sottoposto a cottura, ma lasciato essiccare con l’ausilio del sale. Visto che durante la gestazione bisogna mangiare cibi ben cotti, è assolutamente sconsigliato il consumo di questo salume, in quanto potrebbe nascondere degli agenti patogeni capaci di causare danni sia alla madre che al bambino. Il rischi più ricorrenti sono legati alla toxoplasmosi e alla notevole quantità di sodio; quest’ultimo è infatti il principale responsabile dell’ipertensione.

Come si può condire la bresaola?

La bresaola diventa ancora più gustosa non solo se condita con olio, limone e scaglie di Parmigiano Reggiano, ma anche con il Philadelphia. L’abbinamento con il celebre formaggio spalmabile è perfetto durante le giornate estive più calde, in quanto capace di regalare ulteriore freschezza alla portata. Se si desidera limitare le calorie, si può sostituire con della ricotta.

Risulta altrettanto interessante anche l’abbinamento con l’aceto balsamico, perché la sua dolcezza è grado di smorzare il leggero retrogusto amaro del salume. Naturalmente nessuno vieta di utilizzare la bresaola come ingrediente per arricchire i primi piatti, basti pensare alla pasta o al risotto.

Anzi, se viene fatta scaldare per pochi minuti su una padella calda, assume una consistenza così croccante da non avere nulla da invidiare al ben più calorico bacon. Insomma, non c’è che l’imbarazzo della scelta riguardo al consumo di questo alimento dai mille benefici.

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