Il gin è una bevanda alcolica molto apprezzata non solo nel Regno Unito, ma anche nel nostro Paese per via della crescente popolarità del gin tonic, un long drink appunto a base di gin e acqua tonica servito in qualsiasi bar oppure locale notturno.
Data la sua semplicità d’utilizzo per la creazione di tantissimi cocktail, sempre più persone decidono di acquistarlo per l’utilizzo domestico.
Quali sono dunque i criteri da prendere in considerazione per scegliere il miglior prodotto attualmente disponibile sul mercato?
In questa guida all’acquisto non verranno forniti solo dei consigli molto utili, ma sarà anche possibile leggere le recensioni dei gin più tradizionali e gettonati del momento.
Confezione estremamente curata e dal forte impatto visivo; prodotto di altissima qualità; gin molto aromatico.
La scatola ha un imballaggio precario; il formato, a differenza di molte altre bottiglie di gin, non è di 700 ml, bensì di mezzo litro.
Bevanda adatta per un consumo meditato e lento; packaging di notevole impatto e perfetto come idea regalo; prezzo abbordabile; ottimo mix aromatico.
Contiene solfiti, sostanze responsabili di allergie per alcuni soggetti.
– Sapore tipicamente mediterraneo; – design della bottiglia molto raffinato e inerente con il carattere del distillato.
Imballaggio della confezione decisamente precario; tappo non sigillato in maniera corretta.
Al fine di aggiudicarsi il miglior gin ed evitare di portare a casa un prodotto di scarsa qualità, è necessario prendere in considerazione i seguenti criteri principali:
Gradazione alcolica: un gin di tutto rispetto ha una gradazione alcolica pari ad almeno il 37,5% e non supera mai il 47%.
Occorre infatti tenere a mente che la suddetta bevanda ha un carattere molto deciso e la presenza di poco alcol la renderebbe anonima.
Tempi di macerazione: il gin, oltre ad avere un carattere deciso, è una bevanda decisamente aromatica.
Per tale motivo, è fondamentale che gli ingredienti siano stati sottoposti a macerazione per 24/48 ore, dopo la quale avviene solitamente una seconda distillazione per ridurre il contenuto alcolico che diversamente ne coprirebbe i sapori.
Prezzo: un gin di buona qualità non ha mai un prezzo eccessivamente basso, a meno che non si tratti di una vendita promozionale temporanea volta a incentivarne l’acquisto.
Bisogna inoltre prestare attenzione alla provenienza del prodotto; se sconosciuta è meglio lasciarlo in negozio e optare per altre alternative maggiormente valide.
Vediamo insieme la classifica completa e le recensioni dei migliori gin che abbiamo testato.
Gin secco composto da ben 47 ingredienti, grazie ai quali acquisisce un carattere inconfondibile, unico e molto aromatico.
La bottiglia ricorda un antico recipiente farmaceutico ed è sigillato con un tappo di sughero di ottima qualità e di provenienza portoghese.
Il formato della confezione corrisponde a mezzo litro.
Sulla confezione di colore ambrato è presente un’etichetta di colore bianco e viola, sulla quale è disegnata una scimmia, animale ha dato il nome a questo gin (in inglese si dice appunto monkey).
Il Monkey 47 è un gin non filtrato prodotto dall’azienda nostrana Pernod Ricard Italia.
Questo distillato è un piacevole mix di fascino esotico indiano, radici della Foresta Nera tedesca e tradizioni britanniche.
Ha un aspetto cristallino, mentre al naso emana aromi di agrumi, spezie, ginepro e pepe.
Il gusto è invece complesso, pieno di carattere, fresco e pepato.
È stato inoltre vendemmiato nel 2015 e la sua storia è alquanto curiosa: l’antica ricetta del gin è dovuta all’ex comandante di origini inglese Montgomery Collins, il quale decise di ritirarsi in Germania con una piccola scimmia di nome Max.
Per quanto riguarda invece la forma della bottiglia, deriva da un antico flacone farmaceutico notato da Alexander Stein, il cui vetro marrone ha la capacità di assicurare alla bevanda una protezione a tutto tondo dai raggi UV.
Parlando infine dell’etichetta, è doveroso puntualizzare che ricorda la forma di un francobollo di epoca coloniale vittoriana e racchiude tutta la storia del marchio, ossia le botaniche, la scimmietta e la foresta nera.
Gin di produzione britannica venduto in bottiglie da 700 ml cadauna.
La gradazione alcolica corrisponde al 44%.
Gin dal colore tipicamente chiaro, al naso sprigiona un profumo delicato con note terrose, floreali e agrumate.
È inoltre possibile avvertire dei sentori di liquirizia, bacche di ginepro e finocchio, mentre al palato risulta speziato, crostato e pepato.
La finitura è invece a lunga durata, fresca, leggera e con note di rosa, agrumi e di cetriolo.
Si consiglia il consumo della bevanda pura oppure con acqua e con una fetta di cetriolo da collocare nella parte centrale del bicchiere.
La temperatura ideale di servizio è pari a 10°-12° C.
Gin di produzione spagnola venduto in bottiglie da 700 ml cadauna. Si è aggiudicato il prestigioso premio 93 Puntos Peñín.
Di questo prodotto spicca innanzitutto il design della bottiglia, il quale non solo è affusolato, ma ha il fronte decorato con una grande pianta tipicamente mediterranea.
La composizione della bevanda è a base di olive arbequine, rosmarino turco, basilico italiano timo greco, agrumi spagnoli, cultivar catalano, cardamomo, coriandolo e ginepro.
Gin mare viene inoltre realizzato nella distilleria di Vilanova I La Geltru, un vecchio villaggio di pescatori situato tra la Costa Dorata e la Costa Brava.
La distillazione avviene invece all’interno di alambicchi fiorentini da 250 ml cadauno.
Gin di produzione scozzese, ma dal carattere decisamente orientale venduto in bottiglie da 700 ml cadauna.
Questo prodotto è capace di abbinare il carattere fortemente alcolico del gin alla delicatezza degli aromi orientali dei fiori di ciliegio e dello yuzu, che è molto similare al limone.
Il finale ha invece un tocco di sakè, liquore tipico giapponese.
Il Jinzu Gin è stato creato dalla bartender Dee Davies, la quale, a seguito di un viaggio nel Sol Levante, ha deciso di esprimere appieno la sua passione nello sperimentare i sapori.
Al palato emergono la delicatezza dei fiori di ciliegio e la freschezza del ginepro.
Per la sua distillazione vengono utilizzati i tradizionali recipienti di rame.
Questa bevanda è perfetta per la preparazione del gin tonic decorato con una fetta di mela verde.
Gin di produzione tedesca venduto in bottiglie da mezzo litro cadauna e di gradazione alcolica pari al 45%. Gin di colorazione blu con sfumature viola.
All’olfatto sprigiona un aroma caldo con note di macis, ginepro, lavanda, arancia, limone fresco, radice di angelica e rosmarino, mentre il sapore risulta essere fruttato e fresco.
Data la sua finitura a lunga durata, si consiglia il consumo con acqua tonica oppure con altre bevande viste dalla peculiarità fruttata.
Il nome The Illusionist è dovuto dal cambio di colore della bevanda, il quale si verifica quando quest’ultima entra in contatto con l’acqua tonica.
Servire a temperatura ambiente.
La confezione non ha alcun tipo di protezione e risulta pertanto molto fragile;
alcuni consumatori hanno trovato la bottiglia di bassa qualità ed eccessivamente essenziale.
In questa sezione verranno fornite le risposte alle domande più frequenti riguardo il miglior gin, così da fornire un quadro completo sulla suddetta bevanda.
Il gin è uno dei liquori più utilizzati al mondo per la preparazione dei cocktail e si ottiene miscelando sapientemente l’alcol etilico e le bacche di ginepro.
Per ottenere dei drink piacevoli da consumare, è necessario che non copra il gusto degli altri ingredienti, anzi li deve mettere in risalto.
Il gin più comune e antico è a base di ginepro, contiene il 96% di alcol etilico ed è privo di qualunque dolcificante aggiunto.
Il gin è una bevanda alcolica, generalmente incolore, ottenuta mediante distillazione di una sostanza fermentata ricavata dalle patate oppure dai cereali (di solito si tratta di frumento, orzo e granoturco) all’interno della quale viene messo a macerare un mix di piante, radici, bacche, spezie, agrumi ed erbe.
Questi ultimi ingredienti, detti botanicals, vengono selezionati dal mastro distillatore, il quale li sottopone prima a macerazione direttamente nell’alcol etilico, poi a un secondo processo di distillazione, che prevede il riscaldamento della massa alcolica e la condensazione dei vapori all’interno del refrigeratore.
Se il professionista lo ritiene necessario, è infine possibile che la bevanda venga fatta affinare in botti di legno, diversamente viene imbottigliato e immesso sul mercato.
Sebbene l’affinamento sia raro per il gin, si sta espandendo sempre di più, poiché consente di offrire dei distillati sfumati e ancora più complessi.
Per apprezzare al meglio il miglior gin si consiglia di consumarlo in versione secca insieme a due scorze di limone, acqua tonica e noce moscata.
I suddetti ingredienti mettono infatti in risalto tutti gli aromi della bevanda alcolica.
Il momento più adatto è invece prima di cena insieme ai classici stuzzichini come patatine, tramezzini, olive e quant’altro.
Si raccomanda infine di berlo a temperatura ambiente.
Sebbene il gin sia molto popolare nel Regno Unito, la sua prima ricetta è nata nei Paesi Basi nel XVII secolo, quando veniva distillato con delle bacche di ginepro e utilizzato come diuretico per contrastare le patologie renali.
Il brand più antico della suddetta bevanda si chiama Bols ed è stato fondato in Olanda nel 1575 da Lucas Bols.
Successivamente sono nati, sempre nel medesimo Paese, altri marchi storici come Gordon, Wenneker e Booth.
Dopo la sua diffusione in Inghilterra, la sua produzione è diventata sempre più meticolosa e accurata.
Quando si menziona il gin, si parla di un distillato dalle caratteristiche resinose, pungenti, intense e dalla spiccata carica eterea.
Il gusto delle spezie invece arriva in un secondo momento per ingentilire e arrotondarne lo shock alcolico.
Sicuramente, dato che le diverse case produttrici cercano di creare un prodotto vellutato, non è più la bevanda di un tempo che ricorda l’acqua ragia, ma non bisogna aspettarsi morbidezza una volta assaggiata.
I botanicals sono l’anima del gin e possono variare sia in base alle preferenze, sia alle esigenze del mastro distillatore e dell’azienda produttrice.
Quelli più utilizzati e che conferiscono il tradizionale sapore-profumo del distillato sono pompelmo, cardamomo, agrumi, coriandolo, angelica e pepe.
Ve ne sono inoltre altri che si stanno diffondendo sempre più, tra cui sale di Cervia, anica, liquirizia, tè nero e sorbo.
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