l Lambrusco è un vino rosso frizzante; per tale ragione deve essere consumato entro massimo due anni dalla vendemmia, in caso contrario diventerebbe imbevibile, poiché perderebbe la sua peculiare effervescenza.
Viene particolarmente apprezzato sia per le diverse tipologie disponibili sul mercato, sia per la sua spiccata versatilità, in quanto può essere abbinato a numerose portate, specialmente della cucina tradizionale lombarda ed emiliana.
Bisogna inoltre tenere a mente che il Lambrusco, avendo una gradazione alcolica contenuta, favorisce la digestione e non pregiudica in alcun modo il resto della giornata. Ma quali sono le caratteristiche da prendere in considerazione per scegliere il migliore per le proprie esigenze?
In questa guida all’acquisto non solo verranno forniti dei consigli utili, ma si recensiranno alcuni prodotti attualmente disponibili sul mercato.
Vino dal profumo inebriante; ottimo rapporto qualità/prezzo.
Sull’etichetta non viene riportata la data di produzione del vino.
Vino dal sapore fresco e molto profumato; design della bottiglia accattivante.
Prezzo troppo elevato; bevanda imbottigliata con troppa pressione e quando viene aperta il prodotto schizza ovunque.
Prodotto piacevole da bere; bottiglie accuratamente decorate ed esteticamente piacevoli alla vista; grande versatilità e facilità di abbinamento a qualunque alimento; rappresentano un’ottima idea regalo
Per questo prodotto non sono stati segnalati lati negativi, in quanto tutti i clienti sono rimasti soddisfatti dall’acquisto.
Prima di acquistare un Lambrusco, si consiglia di prendere in considerazione le seguenti caratteristiche: località di provenienza, vitigno utilizzato e Denominazione d’Origine Controllata.
Località di provenienza: il Lambrusco viene prodotto in diversi comuni italiani e ognuno di essi ha delle peculiarità ben specifiche:
Vitigni: il Lambrusco può essere realizzato con l’utilizzo di numerosi vitigni, tra cui:
Denominazione d’Origine Controllata: il suddetto marchio ha lo scopo di preservare l’unicità e la tipicità delle varie tipologie di Lambrusco in base alla rispettiva ubicazione e composizione.
I produttori dei vini, al fine di ottenerlo, devono adeguarsi a determinati standard qualitativi e sottoporsi a dei controlli periodici.
Le DOC del Lambrusco sono attualmente mantovane, modenesi, due dei Colli di Scandiano e Canossa e tre della zona di Reggio Emilia.
Vediamo insieme la classifica completa e le recensioni dei migliori vini lambrusco che abbiamo testato.
Confezione da sei bottiglie di vino da 0,75 litri cadauna. Vino prodotto in Emilia-Romagna con l’uva Lambrusco Maestri, la quale viene fatta macerare a bassa temperatura per un periodo che oscilla tra i cinque e i sette giorni.
La colorazione è rosso rubino, all’olfatto sprigiona aromi di uva, amarena, ciliegia e fragola. Il gusto è invece molto fresco.
Caratteristiche del prodotto La sua spiccata effervescenza lo rende adatto con i tortelli alla zucca conditi con burro fuso e Parmigiano Reggiano, con le carni in umido, con i primi piatti a base di ragù di carne, con i salumi e gli affettati.
Si consiglia di servirlo all’interno di calici tipo Ballon ad una temperatura di 14° C.
Confezione da sei bottiglie da 0,75 litri cadauna. Lambrusco caratterizzato da una colorazione rossa intensa con riflessi violacei e prodotto con il vitino Croatina.
Vino giovane frizzante, dal sapore piacevole e secco e dal profumo molto fragrante. Si consiglia di servirlo a temperatura ambiente e di abbinarlo a primi piatti e salumi.
Sei bottiglie da 0,75 litri cadauna di Lambrusco I.G.T. Primo Fiore. Vino rosso frizzante prodotto con le uve Lambrusco Maestri, caratterizzato da gusto aromatico e fruttato con sentori di rosa, marasca e frutti di bosco.
Il prodotto ha una gradazione alcolica pari al 10,5% e si consiglia di servirlo tra i 6° C e i 12° C.
È particolarmente indicato per i primi e secondi piatti della tradizione del Nord Italia, basti pensare agli stufati, ai salumi, alla selvaggina e ai formaggi stagionati come il Parmigiano.
Confezione da sei bottiglie da 0,75 litri cadauna di Marcello spumante rosso. Vino prodotto con il vitigno Lambrusco Maestri vendemmiato nel 2019 e caratterizzato da un profumo fruttato e aromatico, le cui note rimandano alla rosa e ai frutti di bosco.
Questo vino dell’Emilia IGP ha una gradazione pari a 10.5° C e sprigiona al meglio le sue caratteristiche organolettiche se servito tra i 6° C e i 12° C.
Si consiglia di abbinarlo con antipasti e primi piatti a base di ingredienti di terra come salumi, carne e formaggi.
Confezione da sei bottiglie da 0,75 litri cadauna di Lambrusco Terre Verdiane IGT prodotto dalle cantine Ceci. Vino frizzante vincitore del prestigioso riconoscimento 5 Star Wine Vinitaly del 2017 e Wine Challenge 2017.
Ha una gradazione alcolica pari all’11% ed è caratterizzato da una colorazione rossa violacea molto intensa più una lieve spuma dalle sfumature viola pieno.
Il profumo è fruttato e sprigiona note di fragola, viola e frutti di bosco, basti pensare alle visciole, alle more, alle prugne selvatiche e al ribes. Caratteristiche del prodotto Si consiglia di servirlo ad una temperatura che oscilla tra gli 8° C e i 10° C.
Questo vino è perfetto da abbinare ai cibi particolarmente sostanziosi come l’arista di maiale al forno, la selvaggina, i formaggi e salumi stagionali oppure i cappelletti in brodo.
Principali svantaggi
In questa sezione verranno fornite le risposte alle domande più comuni riguardanti il lambrusco, grazie alle quali sarà possibile apprezzarlo ancora di più ed evitare di commettere errori grossolani.
La caratteristica più saliente del Lambrusco è il suo carattere frizzante, ossia contiene una determinata quantità di bollicine, le quali vengono generate dall’anidride carbonica.
A differenza degli spumanti che devono avere una pressione di almeno tre atmosfere, questo vino ha una pressione massima è pari a 2,5.
Per la sua produzione è necessario che le uve vengano raccolte circa una settimana di anticipo rispetto a un vino fermo.
Inoltre, al fine di ottenere dei risultati di successo, l’acidità totale deve superare i sei grammi per litro. Per quanto riguarda la tipica spuma del Lambrusco, nasce in maniera spontanea.
In passato i produttori erano invece soliti a praticare la rifermentazione in bottiglia mediante una forte escursione termica, la quale iniziava durante il periodo invernale, veniva interrotta e poi fatta riprendere durante i mesi primaverili, quando il vino era stato già imbottigliato.
Attualmente la spuma si ottiene con il metodo Charmat, che prevede il collocamento del prodotto all’interno di grandi autoclavi, ossia dei recipienti pressurizzati di grandi dimensioni, dove vengono aggiunti sali minerali, zuccheri e lieviti naturali.
Per il Lambrusco si utilizza solitamente il Saccharomyces Bayanus. Quando si è verificata la rifermentazione, la bevanda viene sottoposta a filtrazione iperbarica, la quale avviene con il passaggio in un’altra autoclave che previene la perdita di anidride carbonica.
Gli ultimi passaggi prevedono invece il rapido abbassamento della temperatura per dare origine alla precipitazione tartarica e una filtrazione finale per rimuovere l’acido tartarico accumulato e depositato.
Grazie al metodo Charmat si possono ottenere dei vini con maggiore effervescenza, acidità e freschezza.
L’imbottigliamento del Lambrusco è una fase estremamente delicata e importante, poiché durante la suddetta, se si commettono degli errori, si corre il rischio di disperdere l’anidride carbonica ottenuta all’interno della seconda autoclave.
In più occorre prestare attenzione alla chiusura delle bottiglie, le quali devono possedere delle caratteristiche specifiche per non rischiare la rottura causata dalla pressione, per esempio l’assenza di spigoli vivi e il vetro più spesso.
Il tappo utilizzato è infine a fungo di sughero provvisto della tradizionale gabbietta metallica.
Cosa abbinare e cosa mangiare con il Lambrusco?
Il Lambrusco è perfetto da abbinare con paste ripiene di carne, paste al forno, carne di maiale, formaggi, stracotto d’asino, polenta, insaccati stagionati oppure cotti come mortadella, cotechino, zampone, prosciutto cotto e crudo.
Chi ama il pesce non può perdersi l’abbinamento con il branzino oppure con quelli di fiume come l’anguilla, il luccio e la trota.
Al fine di apprezzare al meglio le caratteristiche organolettiche del Lambrusco, si consiglia di servirlo, a seconda della stagione, ad una temperatura che oscilla dai 12° C ai 18° C.
Per non commettere errori, è sempre bene attenersi alle istruzioni riportate sull’etichetta del prodotto, in quanto ogni vino ha delle peculiarità ben specifiche.
Una bottiglia di Lambrusco non ancora aperta si conserva perfettamente sullo scaffale della sala o della cucina, mentre se è già stata aperta e non è stata consumata, bisogna tenere presente che, trattandosi di un vino frizzante, tende a ossidarsi in tempi rapidi, con conseguente variazione di colore e sapore.
Se non si riesce a ultimare durante il corso della giornata, si consiglia di utilizzare un tappo a pressione, reperibile presso qualunque negozio di casalinghi oppure enoteca.
Un altro metodo molto creativo consiste nel trasformarlo in un ingrediente per realizzare numerose ricette.
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