Il riso è un alimento vegetale che appartiene alla categoria dei cerali, pertanto è in grado di fornire a milioni di persone di tutto il mondo un’ottima fonte di energia e nutrimento.
Esistono diverse tipologie di riso, ognuna con i suoi valori nutrizionali e benefici per la salute. Tra queste, secondo la scienza il migliore è il riso integrale, ma perché?
Questa tipologia è ritenuta migliore rispetto a quella bianca perché contiene più fibra. Grazie a questa sostanza è possibile rallentare l’assorbimento di grassi e zuccheri e a velocizzare l’attività dell’intestino.
Ecco, perché il consumo di riso integrale è particolarmente consigliato per i soggetti affetti da diabete o più semplicemente per chi vuole assumere alimenti dal basso indice glicemico.
Le proprietà e i benefici del riso integrale sono molteplici, in quanto è anche un cereale ricco di proteine e magnesio.
In commercio si trovano diverse tipologie di riso integrale, ma come fare a scegliere quello migliore? Ecco la classifica del miglior riso integrale 2023.
Il riso mantiene la cottura senza scuocere e i chicchi rimangono ben separati tra loro.
I tempi di cottura, però, sono più lunghi di quanto indicato sulla confezione.
I tempi di cottura indicati sulla confezione sono giusti; il gusto è davvero ottimo.
Il prezzo è un po’ elevato.
La profumazione che sprigiona durante la cottura è davvero ottima.
La confezione sottovuoto non è delle migliori.
Prima di acquistare il riso integrale, con l’obiettivo di scegliere la migliore, si raccomanda di prendere in considerazione i seguenti tre criteri.
Il riso, a differenza del grano che viene macinato per produrre i prodotti, viene consumato direttamente in chicchi.
Pertanto il primo criterio principale per scegliere il miglior riso integrale è proprio quello di valutarne i difetti.
La presenza di quest’ultimi, infatti, soprattutto se in maniera eccessiva, può influenzare notevolmente il risultato finale del piatto.
Ad esempio, se all’interno della confezione vi sono molti chicchi di riso rotti, in fase di cottura la consistenza diventerà più collosa, in quanto questi ultimi cuoceranno prima rispetto a quelli interi.
Tra gli altri difetti da controllare troviamo la presenza di macchie, che variano dal nero al rossastro o di striature longitudinali.
In alcune confezioni, sopratutto in quelle più economica può capitare di trovare dei grani appartenenti ad altre varietà.
Infine, bisogna fare attenzione alla presenza delle deformità naturali, ovvero di malformazioni del chicco rispetto alla varietà.
Altro fattore molto importante da prendere in considerazione prima di acquistare un riso integrale è la provenienza.
A differenza di quanto si possa pensare, il riso non è prodotto solo in Cina o in India, poiché l’Italia si piazza al primo posto tra i paesi europei produttori di questo cereale.
Nei primi tempi la coltivazione del riso in Europa veniva vista con molta diffidenza, poiché si pensava che gli acquitrini nei quali questo veniva coltivato fossero responsabili di diverse malattie, tra cui la malaria.
Attualmente, la maggior concentrazione di risaie si trova in Lombardia e in Piemonte. Sono, ormai, oltre 500 anni che viene prodotto riso al 100% italiano in diverse varietà.
Il carnaroli, ad esempio, rappresenta la varietà italiana per eccellenza ed è particolarmente indicato per la preparazione di risotti, ma non solo.
Grazie al fatto che una volta bolliti i suoi chicchi rimangono perfettamente separati, questa varietà è ottima anche per la preparazione di insalate e timballi golosi.
Proprio come il riso bianco, anche quello integrale è disponibile in diverse varietà. La più nota è sicuramente il carnaroli, caratterizzata da un chicco lungo in grado di resistere molto bene alle temperature elevate.
Proprio questa sua caratteristica lo rende perfetto per la preparazione di risotti. A seguire troviamo il riso venere, una varietà di riso nero integrale caratterizzata da un profumo e un’aroma particolare.
Durante la sua cottura, infatti, si può avvertire un’aroma che è molto simile a quello del pane appena sfornato.
Anche questa, come un po’ tutte le altre varietà di riso integrale, possiede un elevato contenuto di proteine e ha un alto potere saziante.
Il riso venere è perfetto per la preparazione di insalate, ma anche per accompagnare pesce e verdure. Infine, il riso rosso o riso Ermes, è una particolare varietà di riso integrale che viene coltivata in terreni argillosi.
I chicchi sono molto lunghi e stretti e richiedono dei tempi di cottura elevati (circa 40 minuti).
Il riso basmati integrale di Riso Scotti è un prodotto di alta qualità che viene coltivato nelle regioni situate ai piedi dell’Himalaya, tra il nord dell’India e il Pakistan.
Il chicco, lungo e sottile, sprigiona un delicato aroma di nocciola, merito della lavorazione delicata al quale viene sottoposto e che gli permette di conservare, oltre al sapore originale, anche tutte le sostanze nutritive.
Questo riso basmati integrale è perfetto da utilizzare come contorno e da abbinare al pollo e alle verdure.
Il riso caranaroli integrale di Oltresole viene coltivato nelle risaie della bassa ferrarese.
Si tratta di un prodotto artigianale italiano di elevata qualità. I chicchi sono leggermente allungati e di colore scuro.
Questo riso si sposa molto bene con il pesce e le verdure ed è ottimo per la preparazione di insalate.
Si tratta di un riso basmati integrale biologico coltivato in India.
Il chicco è stretto e allungato e di colore scuro.
Questo riso integrale di Riso Scotti è un riso proboiled, ovvero ottenuto da un antico processo naturale che si basa sulla combinazione di acqua e calore sul chicco che gli conferisce un caratteristico colore ambrato.
Inoltre, grazie a questo processo, il riso cuoce in soli 10 minuti.
Si tratta di un riso basamati bio, ovvero completamente privo di residui di pesticidi nel chicco.
Il chicco è lungo e fine e molto profumato. Si presta molto bene alla preparazione di diverse ricette, come insalate, contorni o in abbinamento con pollo, pesce e verdure.
Concludiamo la guida all’acquisto rispondendo alle tre domande più ricorrenti riguardo il riso integrale, così da fornire una panoramica completa ai lettori.
I benefici per la salute e il benessere dell’organismo sono molteplici. Tra i principali c’è quello di favorire la perdita di peso, mantenere il cuore sano, prevenire le infiammazioni e rafforzare il sistema scheletrico.
La principale differenza sta nel metodo di lavorazione: quello bianco viene spazzolato con talco e glucosio e poi reso brillante attraverso delle sostanze che possono essere cancerogene. A quello integrale, invece, viene eliminato solo lo strato fibroso esterno.
Per il riso integrale ci sono diversi metodi di cottura. Il più comune e la bollitura che varia dai 30 fino ai 50-60 minuti in base alla grandezza del chicco.
Per abbattere i tempi di cottura è possibile cucinarlo in pentola a pressione.
Una volta cotto lo si può far saltare in padella insieme ad altri ingredienti o lasciato raffreddare e utilizzato per la preparazione di insalate.
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