Il wasabi, caratterizzato dalla tipica colorazione verde acido, è conosciuto in tutto il mondo perché utilizzato per accompagnare sushi e sashimi.
Si tratta di una radice chiamata appunto wasabi japonica, la quale cresce spontaneamente nelle aree più fredde del Sol Levante e la salsa composta dal suddetto ingrediente presenta una consistenza pastosa più un sapore pungente e piccante.
Del vegetale vengono utilizzati sia il rizoma, sia le foglie: il primo non è altro che il germoglio perenne ed è l’ingrediente chiave per il celebre condimento, mentre le seconde vengono fatte essiccare, impiegate come insalata oppure aggiunte ai piatti per dare un tocco di sapore extra.
Ottimo rapporto qualità/prezzo; giusta consistenza cremosa; il quantitativo presente nella confezione assicura una buona scorta.
Alcuni clienti ritengono che la suddetta pasta di wasabi sia poco piccante; le diciture riportate sulla confezione sono scritte esclusivamente in lingua inglese e tailandese.
Autentico wasabi giapponese; confezione dal design accattivante, in quanto presenta i tipici ideogrammi nipponici; qualità eccellente; il sapore è molto diverso dal wasabi a cui si è abituati nei ristoranti giapponesi presenti in Italia.
Alcuni consumatori ritengono che questo wasabi abbia un prezzo davvero spropositato
Il wasabi in polvere garantisce una lunghissima durata; la confezione in vetro trasparente consente un costante monitoraggio della quantità di prodotto presente al suo interno; gusto equilibrato e delizioso; prezzo decisamente conveniente; spiccata versatilità.
Alcuni acquirenti ritengono che il suddetto wasabi in polvere non sia affatto piccante
Quando ci si ritrova a scegliere un wasabi, al fine di portarsi a casa il migliore, si raccomanda di prendere in considerazione i seguenti tre criteri.
Le radici del wasabi sono molto care e difficili da reperire, anche perché crescono lentamente.
Per tale ragione nei ristoranti giapponesi viene spesso servita una salsa a base di rafano miscelata a colorati e ad altri additivi.
Quest’ultima prende il nome di western wasabi, mentre quella originale si chiama hon-wasabi.
Nel nostro Paese è possibile acquistare il wasabi sia in polvere, sia sotto forma di pasta e quest’ultima viene collocata all’interno di tubetti simili a quelli del dentifricio.
Una volta aperta, bisogna conservarla in frigorifero, mentre la polvere può essere tranquillamente collocata nell’armadietto della dispensa e ha una durata superiore.
Per assicurarsi che nella composizione del prodotto sia presente il wasabi, controllare la percentuale.
Inutile dire che più la suddetta è alta, più la qualità e il prezzo saliranno, ma il sapore non avrà davvero rivali.
Confezione composta da tre tubetti da 43 grammi cadauno di pasta di wasabi realizzata con radice autentica.
Prodotto del brand Wasabi-O Made in Thailand.
Pasta wasabi di colore verde dal sapore piccante e molto pungente.
In Giappone viene ampiamente utilizzata non solo perché aggiunge una nota di gusto in più al pesce, ma anche per migliorare il flusso del sangue.
Questo prodotto è inoltre perfetto per condire tutte le tipologie di carne come pollo, suino e manzo.
Conservare le confezioni all’interno di un luogo fresco, asciutto e al riparo da fonti di calore.
Una volta aperte collocare in frigo, avendo cura di sigillarle dopo ogni utilizzo.
Tubetto da 42 grammi di pasta di wasabi giapponese con materie prime provenienti dalla prefettura di Shizuoka e distribuita dal brand AmericaSamo.
Wasabi privo di profumo e colore prodotto nella prefettura di Shizuoka (Giappone).
Le radici impiegate per la produzione di questo condimento vengono coltivate con cura dagli undici ai diciotto mesi in una vallata di montagna dove scorre acqua pura di sorgente.
Gli ingredienti sono: olio vegetale commestibile, cellulosa, estratto di spezie, kittansan (stabilizzatore), fibra vegetale di grano, sale, maltosio, wasabi, antiossidante, acidulante e oligosaccaride ciclico.
Si consiglia di consumare questa salsa per condire soba (spaghetti asiatici di soia oppure di riso), bistecche, sushi, carni grigliate, ochazuke, sashimi, sushi e molto altro ancora.
Confezione di vetro provvista di tappo con chiusura ermetica contenente cinquanta grammi di polvere di wasabi prodotta dal marchio spagnolo Samarkand.
Wasabi venduto sotto forma di polvere, il cui gusto rimanda al rafano giapponese.
Questo prodotto è inoltre stato mescolato a una percentuale di senape, così da aggiungere un’ulteriore nota piccante e pungente.
Per ottenere una pasta, sarà sufficiente aggiungere qualche goccia d’acqua e il gioco è fatto.
Si consiglia di utilizzare il wasabi in polvere con insalate, purè di patate, salmone e tonno oppure per realizzare delle succulente marinature e salse.
Tubetto da 43 grammi di pasta di rafano originale giapponese contenente il 4,5% di radice wasabi japonica.
Il prodotto è realizzato e distribuito dall’azienda Eurofood.
Alimento prodotto nel Sol Levante con i seguenti ingredienti: colorante E133, fecola di patate, curcuma, acidificante E330, olio di crusca di riso, addensante E415, acqua, sale, rafano al 31,7%, umidificante E240, destrina, radice di wasabi japonica al 4,5%, aromi.
Perfetto per accompagnare pesce crudo, sashimi e sushi, in quanto capace di valorizzare il loro sapore.
Confezione composta da due tubetti da 43 grammi cadauno di pasta wasabi prodotta dall’azienda italiana Arnaboldi.
Pasta wasabi prodotta interamente in Italia e contenente i seguenti ingredienti: wasabi japonica all’1%, olio di semi di soia, rafano, sale, sorbitolo, senape e piante aromatiche.
Ottima per accompagnare sushi e sashimi, dato il suo gusto molto piccante, si consiglia di consumarne piccole quantità.
La sessione conclusiva del briefing ha il compito di rispondere alle domande più ricorrenti sul wasabi, in modo da soddisfare la curiosità di tutti i lettori.
Sebbene non sia un prodotto amato da tutti, il wasabi è ricco di proprietà benefiche, in primis antiossidanti e Vitamina C.
A queste seguono i suoi elevati poteri digestivi, antibatterici e purificanti, perché favorisce la pulizia del fegato e l’eliminazione delle tossine dall’organismo.
Il gusto del wasabi, data la sua elevata intensità, è noto anche come namida, ossia lacrima in lingua nipponica.
La sua eccessiva assunzione ha infatti il potere di provocare un pianto proprio come una cospicua dose di cipolle.
Alcune persone sostengono che il suo sapore somigli al daikon, verdura di origine asiatica, mentre altre a senape, rafano e habanero.
Il wasabi autentico deve essere servito grattugiato sui piatti non oltre un quarto d’ora prima del consumo, in modo da preservarne tutte le caratteristiche organolettiche.
Occorre però puntualizzare che il suddetto prodotto, visto il costo decisamente elevato, oltre a essere difficile da reperire, soprattutto in Occidente, viene spesso tagliato con spezie e rafano, le quali ne prolungano la conservazione e rendono il sapore più affine al nostro.
Il consumo con il pesce crudo è infine legato all’esigenza di ridurre al minimo il rischio di contrarre infezioni e batteri.
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